Il vero costo dei dipendenti: quanto costa realmente una risorsa interna

Qual è il vero costo dei dipendenti? Proviamo ad affrontare alcune considerazioni di base che
devi sapere quando assumi qualcuno nel settore privato. Parleremo dell’importanza del
monitoraggio dei budget e della redditività connessa e di come queste valutazioni possono
davvero fare la differenza – a lungo termine – sul tuo business.


Ecco alcune semplici formule per calcolare il costo dei tuoi dipendenti


Calcolare le tariffe ascrivibili a ogni dipendente è un esercizio complesso che richiede un attento
esame di diverse variabili come il settore di appartenenza, la tipologia di inquadramento e le
caratteristiche del ruolo che ogni risorsa ricopre; l’ubicazione della tua azienda e i diversi benefit
che sei disposto e obbligato a pagare per quel lavoratore.


Esploriamo insieme queste variabili in modo da poter calcolare meglio il potenziale costo dei
dipendenti a partire da una nuova assunzione.

Quanto costa un dipendente? Cosa bisogna aggiungere allo stipendio base?

Iniziamo con un esempio: se vuoi assumere qualcuno con uno stipendio, diciamo, di 30.000 euro
all’anno, devi essere pronto a pagare molto di più. Oltre allo stipendio base, devi coprire altri costi
come le tasse governative ed eventuali benefit compresi in una politica di welfare aziendale.

Secondo le stime delle aziende occidentali i reali costi dei dipendenti sono in genere circa 1,5 volte
lo stipendio.

Fattori che influenzano lo stipendio base


Lo stipendio base è influenzato da alcuni dei fattori che abbiamo menzionato all’inizio di questo
articolo

  • L’ubicazione geografica, ad esempio, incide in maniera determinante sugli stipendi anche
    se stiamo considerando lo stesso ruolo. Il costo della vita è la spinta principale
    nell’adeguamento degli stipendi;
  • Ruolo ricoperto;
  • Settore lavorativo;
  • Istruzione ed esperienza (qualifica) competenze nel mercato;
  • Dimensione aziendale;
  • Il cuneo fiscale.
    La combinazione di questi fattori può creare sensibili differenze salariali anche tra persone dello
    stesso livello.

Cuneo fiscale, che cos’è


Il cuneo fiscale non è altro che la misura della differenza fra il costo totale sostenuto dal datore di
lavoro e la paga netta percepita dai lavoratori dipendenti. Questo indicatore si calcola come il
rapporto percentuale fra le trattenute totali e il costo totale del lavoro.

Per dirla in parole povere, il cuneo fiscale è ciò che determina la differenza tra lo stipendio loro e
quello netto percepito dal lavoratore, considerando quindi il totale delle somme a carico
dell’azienda e quelle per il dipendente stesso.

Il calcolo del cuneo fiscale, come evidenziato da un’analisi dell’Osservatorio CPI, si basa su quattro
fattori:

  • imposte personali sul reddito a carico del lavoratore, incassate dallo stato centrale o
    dalle amministrazioni locali (in Italia si tratta dell’IRPEF e delle sue addizionali regionali o
    comunali);
  • contributi previdenziali a carico del lavoratore ((ovvero i contributi pensionistici
    obbligatori incassati dall’INPS);
  • contributi previdenziali a carico del datore di lavoro;
  • trasferimenti in denaro dallo stato in base al reddito complessivo e alla
    composizione del cuneo familiare.

Sommando le prime tre componenti espresse in percentuale rispetto al costo del lavoro si ottiene
il cuneo fiscale e sottraendo l’ammontare di quest’ultimo si ottiene la paga netta percepita dai
lavoratori dipendenti. L’Italia, secondo quanto riferito dall’analisi dell’Osservatorio CPI redatta il 1°
luglio 2022, è al quinto posto tra i Paesi OCSE per livello di cuneo fiscale, con ben il 46,5%.


Quanto incide sugli stipendi


L’esempio pratico riportato nell’analisi dell’Osservatorio CPI aiuta a comprendere meglio come il
cuneo fiscale incide nella vita pratica di imprese e famiglie. Il costo del lavoro per un lavoratore
dipendente senza figli, con stipendio medio di 34.032 euro annui, è pari a 44.779 euro. Il cuneo
fiscale, applicando la percentuale del 46,5%, è di 20.831 euro, e il netto in busta paga è quindi pari
a 23.984 euro.


Del totale del cuneo fiscale, il 24% del costo del lavoro è rappresentato dai contributi a carico del
datore di lavoro (10.747 euro), mentre il restante 22,5% è a carico del lavoratore, tenuto a versare
l’IRPEF (circa il 15,3%) e i contributi (7,2%).


Come utilizzare la previsione dei costi dei dipendenti per comprendere e ottimizzare il tuo business

Il calcolo accurato del costo dei dipendenti non è solo una buona pratica di assunzione, è
un’attività di gestione essenziale e la pianificazione può essere il tuo miglior alleato.
Una volta
che hai un’idea chiara dei costi di ciascun dipendente, questi dati possono essere integrati nei tuoi
strumenti di business intelligence, aiutandoti a tracciare e pianificare in modo efficace progetti e
clienti assegnando – ad esempio – un costo orario per ciascun dipendente, che verrà poi utilizzato
nei report dello strumento su budgeting e redditività

Un dipendente messo in una struttura senza organigramma, senza linee guida, non è messo nelle
condizioni di svolgere bene il suo lavoro, non solo non raggiunge i suoi obiettivi, ma può tirare
recare danno alla stessa azienda. Personale formato e incoraggiato vuol dire soddisfatto di sé e
anche abnegazione verso l’azienda.


Perché è importante per le aziende utilizzare strumenti di budgeting e redditività?


Utilizzare strumenti di budgeting permette ai manager di potere monitorare il costo dei dipendenti e la redditività
di determinati progetti in tempo reale per assicurarsi che non superino mai il budget e identificare
dove sono eventuali bug operativi perpetrati in specifici reparti aziendali.


Le informazioni ottenute incorporando i costi dei dipendenti nella tua business intelligence ti
faranno sicuramente risparmiare tempo e denaro a lungo termine.


Inoltre, avere una chiara comprensione di tutto ciò che serve per mantenere un dipendente può
cambiare il modo in cui guardi al tuo capitale umano.


Tuttavia, sebbene sostanziali, questi costi non dovrebbero essere visti come un onere ingiusto per
la tua azienda, poiché investire nella tua forza lavoro è la chiave per sostenere un’attività di
successo.

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